La Storia
La storia della squadra del Collegno Paradiso inizia più di 60 anni fa, nel 1963, a Collegno, con l’acquisizione di terreni presso il nuovo complesso che tra corso Antony, via De Amicis, via Galvani e via Vespucci. Negli anni ‘60 quell’area era solo una distesa di gru, impalcature, betoniere e movimenti terra che nascondevano ancora la splendida zona destinata a trasformarsi nell’attuale Borgata Paradiso.
Inizialmente non sono tantissimi i dirigenti che si dedicano con impegno all’avvio e al successivo sviluppo di una coinvolgente storia sportiva. Tuttavia, tra loro spicca Bruno Sancandi, nominato il primo presidente del Paradiso Calcio.
Per diverse stagioni, la società ha avviato gradualmente la sua attività, coinvolgendo un numero limitato di squadre e giovani.
Nonostante le sfide iniziali, l’aggregazione tra quegli elementi limitati inizia a dare i primi frutti, dimostrando di essere positiva e promettente.
Nel 1967 a dirigere la società è chiamato Oliviero Siciliano che, dopo essersi guardato attorno e aver potuto notare quanto la società poteva ancora crescere con l’appoggio di altre forze sportive operanti nello stesso comune, contatta alcuni dirigenti di una società calcistica che all’epoca si chiamava “Leumann Regina”.
Dopo poche riunioni, l’accordo è formalizzato e la nuova società ha adottato il nome di ASC Paradiso Leumann Regina, abbreviato in Paradiso LR. È evidente che il maggiore capitale sociale continua a derivare dalla componente Paradiso. La sede rimane invariata, situata sempre in corso Antony. La prima squadra è stata notevolmente potenziata, mentre il settore giovanile vanta già otto squadre di giovani talenti che si distinguono nel panorama calcistico di Torino e nelle zone circostanti.
Avviene, inoltre, anche un cambiamento dei colori sociali che, in un primo tempo, erano quelli rossi con bordo bianco per diventare, e lo saranno definitivamente, quelli nero azzurri a strisce verticali.
Nel quinquennio successivo, compreso tra il 1972 e il 1977, è Piero Porta a guidare la società. Nella primavera di quel periodo, precisamente durante il torneo “quindicinale”, si svolge una competizione tra le squadre locali, dedicata ai Mini Esordienti e seguita da un numeroso pubblico. Questo evento ha portato il direttivo della società a riflettere sulla possibilità di migliorare i rapporti con gli abitanti del luogo, talvolta non entusiasti della presenza di quella “masnada” che corre, gioca e grida sul campo del quartiere collegnese.
Ecco quindi, le prime soddisfazioni, dopo qualche vittoria sul campo di gioco, i tifosi non sono più soltanto i familiari degli atleti, ma proprio i vicini di casa che sanno dare il giusto sostegno alla società.
In questo momento di transizione, il presidente uscente lascia il posto a una nuova figura di spicco, Sergio Buzzacchera. Quest’ultimo diventerà presto una presenza familiare anche tra i membri della Federazione, grazie alla sua partecipazione attiva a riunioni, consessi e raduni vari. Buzzacchera assume la guida per un ulteriore quinquennio, dal 1977 al 1982.
Al termine del suo mandato, Buzzacchera si allontana dal centro della scena, consentendo il ritorno al comando di Siciliano. Quest’ultimo continua a perseguire con determinazione gli obiettivi ritenuti prioritari dal sodalizio sportivo: radunare giovani talenti, formare squadre competitive. Tale impegno, ormai riconosciuto anche nell’ambiente calcistico torinese, si riflette nel costante miglioramento delle strutture logistiche.
Il percorso professionale di Oliviero Siciliano si estende fino a giugno del 1984. Nella stagione 1984/1985, la leadership passa a Aldo Leone, il quale, l’anno successivo, affida il timone a Francesco Vaccaro, il quale ricoprirà la carica di presidente fino al 1988.
Nei tre anni successivi è la volta di Antonio Villani che smette nel 1991.
Nel 1991 viene nominato presidente Giuseppe “Pino” Tucci, in società da alcuni anni e destinato a lasciare il segno in tutto l’ambiente. Tucci è un entusiasta, sa coagulare le forze attive che gli sono vicine, è in grado di scegliere i dirigenti che dimostrano vera capacità. Tucci, decide, in accordo ovviamente con i suoi più stretti collaboratori, di dotarsi di dirigenti esperti, ciascuno nel proprio settore, quindi di un direttore sportivo, di un direttore tecnico, di un responsabile della scuola calcio che comincia a diventare imponente.
Nel 1998 nacque la Polisportiva Paradiso Collegno, con presidente Ferdinando Miola, il quale presto cedette la carica a Gaetano Giammello. In quel periodo, la squadra contava ben sedici formazioni, tra cui una Prima Categoria che, per il prestigio della situazione, disputava le partite al Sandretto insieme alle squadre di punta del settore giovanile.
Le restanti squadre si distribuivano tra i campi di via Vespucci e via Galvani, quest’ultimo noto come la “casa del Borgata“.
La società ha proseguito la sua crescita e ha ottenuto successi significativi, con diverse squadre che hanno partecipato ai campionati organizzati dalla FIGC. Nel 2003, sotto la presidenza di Giuseppe Gibin, la società ha vissuto una fase di trasformazione significativa, includendo fusioni con altri club e la successiva modifica del nome in Collegno Paradiso ASD.
Sotto la guida di Gibin, la società si concentrò sulla crescita e sul miglioramento, attirando dirigenti, allenatori e giocatori di talento. Furono stabiliti contatti con il Milan e la gestione del campo della Industrie Sandretto. La società continuò a ottenere successi, partecipando a tornei internazionali e mantenendo una collaborazione con la società salesiana del Collegio Don Bosco di Sant’Angel, vicino a Barcellona.
Al termine della stagione 2004/2005, la squadra si laurea campione regionale di categoria, dando inizio a un periodo straordinario che si protrarrà per quasi un quinquennio.
Già in quella stagione, si era verificato un significativo cambiamento che riguardava l’intera società e la prima squadra. La nuova società, derivante dalla fusione con il Lombardore, si chiamerà ASD Para Lombardore Collegno. La denominazione stessa riflette un mix di elementi che, comunque, identificano chiaramente gli obiettivi della società guidata da Gibin, come è ormai ampiamente riconosciuto.
Nel 2006, Vincenzo Manzo è alla guida degli Allievi, classe 1989, e va a vincere, anche lui un altro titolo regionale che si somma a quello dei giovanissimi guidati da Stefano Serami.
Sempre in quell’anno la società vince il più importante torneo locale, il SuperOscar, un torneo cui partecipano ben nove squadre, di ciascuna società, contemporaneamente e che, quindi, indica che si è vinto dappertutto.
Nel 2007 avviene una nuova fusione con il Rivoli Calcio, tanto che la società viene a chiamarsi per poco tempo Rivoli Collegno.
Al termine della stagione, maggio 2007, si contano due titoli regionali con la squadra Juniores e con i Giovanissimi, classe 1992, ma poche settimane dopo ci si può fregiare dello “scudetto” tricolore di Campioni d’Italia con gli stessi Giovanissimi guidati da Manzo. È indubbiamente un successo di prestigio, è una vittoria che ha lasciato il segno, tanto che in tutta la regione solo il Paradiso, finora, ha potuto fregiarsi di quella “corona”.
Giuseppe Gibin, non appena vinto il titolo italiano già pensa al futuro e, questa volta, il futuro significa un sodalizio nerazzurro diventando di fatto il Football Club Dilettantistico Filadelfia Paradiso, fondendosi quindi con la società che un tempo si chiamava Bacigalupo e ora, dopo la fusione col KL è diventata Filadelfia.
Nella stagione 2007/2008 altri tre titoli come Campioni Regionali per gli Allievi classi ‘91 e ‘92 guidate da Vincenzo Manzo per gli Allievi classe ‘94 del mister Moreno Longo.
Nel 2009 si fonda una nuova società, la si chiama Associazione Sportiva Dilettantistica Collegno Paradiso e ci si dà un nuovo statuto, un nuovo Consiglio Direttivo, cominciando dalla scuola calcio, dalle formazioni dei più piccini come è giusto che accada.
Dal 2015, con l’elezione di Francesco Mesiano a Presidente, la società ha conosciuto una significativa crescita, attribuibile al suo impegno, alla dedizione dell’intero gruppo dirigenziale e al rinnovato coinvolgimento di volontari e appassionati di questo straordinario sport.
Tra le tante vittorie alla guida di Mesiano ricordiamo il primo posto alle regionali nella stagione 2021/2022 degli Under 18.
Nonostante le sfide di un periodo complesso, compreso il rallentamento globale causato dalla pandemia, il presidente Mesiano ha guidato con successo l’organizzazione nel formare numerosi team giovanili.
La storia del Collegno Paradiso è una storia di passione, impegno e successo nel calcio giovanile. Il club ha superato molte sfide nel corso degli anni, ma grazie alla dedizione dei suoi dirigenti, allenatori e volontari, è diventato una realtà importante nel panorama calcistico locale.
Crediamo nella forza della passione, ma anche nella necessità fondamentale dell’organizzazione e dell’impegno professionale da parte di tutti.

